6 Set 2024

Francesca Porcellato, più che un’atleta

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Francesca Porcellato (ITA) festeggia mentre taglia il traguardo per vincere l'oro davanti a Olena Iurkovska (UKR) nella finale femminile durante il giorno 10 delle Paralimpiadi invernali di Vancouver 2010 il 21 marzo 2010 a Whistler, in Canada. (Foto di Jamie McDonald/Getty Images)
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Unica, in tutti i sensi.

Se c’è un’atleta (l’apostrofo si potrebbe omettere), che rappresenta nel migliore dei modi la forza e la determinazione, risponde al nome di Francesca Porcellato. La Rossa volante, soprannome “condiviso” con un’altra leggenda dello sport italiano come Vincenzo Monti, a Parigi 2024 ha partecipato per la tredicesima volta alle Paralimpiadi. Il suo bilancio complessivo è stato straordinario: 3 medaglie d’oro, 4 d’argento e ben 8 di bronzo. 

Come se non bastasse, il suo percorso è stato declinato attraverso tre discipline sportive: atletica, sci nordico e ciclismo.

Un’avventura leggendaria, dunque, che è ufficialmente terminata giovedì 5 settembre 2024, giorno proprio del suo cinquantaquattresimo compleanno. Già, perché dopo la quarta nella prova in linea di ciclismo categorie H1-H4, che prevede l’uso di una handbike, o handcycle, la bicicletta in cui si “pedala” con le mani, ha dichiarato che è stata la sua ultima gara, ponendo fine alla sua carriera nella Nazionale italiana, al termine di una carriera sportiva lunga e decisamente eccezionale.

Ma chi è Francesca Porcellato? E perché con il suo ritiro si chiude veramente un’era?

Cronache da un altro mondo

Da dove cominciare? Non s’incorre senza dubbio in errore se parliamo di un’avventura cominciata quando il mondo era molto diverso da come lo conosciamo ora. Infatti, quando ha gareggiato e vinto per la prima volta le Paralimpiadi, l’Italia era governata dalla Democrazia Cristiana, c’era ancora l’Unione Sovietica, la Jugoslavia e il Muro di Berlino divideva ancora la Germania Est dalla Germania Ovest.

 Parliamo di Seul 1988, ovvero le prime Paralimpiadi che si tennero nello stesso luogo delle Olimpiadi, a due settimane di distanza, come avviene oggi. Un esordio avvenuto a solo 18 anni, in cui vinse in maniera anche abbastanza inattesa 5 medaglie nell’atletica leggera, tutte nella velocità: l’oro nei 100 metri piani e nella staffetta 4×100, l’argento nei 200 metri e il bronzo nelle staffette 4×200 e 4×400.

Dall’estate…all’inverno

Nelle successive Paralimpiadi estive vinse altre medaglie fino a essere scelta, per quelle di Pechino del 2008, come portabandiera della delegazione italiana, in un momento che lei stessa ha definito così solo pochi mesi fa in un’intervista al canale dell’International Paralympic Comitee: “Portare la bandiera alla Cerimonia inaugurale di Pechino 2008? Forse il momento più emozionante della mia carriera, ma anche vincere la medaglia d'oro non è male”. Sempre piena di entusiasmo!

Ma prima di quel momento, la carriera di Francesca conosce uno switch, in avvicinamento alle Paralimpiadi Invernali di Torino del 2006: cominciò a praticare anche lo sci di fondo. A Torino arrivò al nono posto nella 5 km, ma quattro anni dopo, a Vancouver, vinse la medaglia d’oro nella sprint sitting, una gara di sci di fondo lunga un chilometro nella quale le atlete gareggiano sedute. Le ultime Paralimpiadi Invernali furono quelle di Sochi 2014, in cui però l’azzurra non riuscì ad andare a medaglia.

 Tra le atlete e gli atleti paralimpici capita più di frequente che ci sia chi riesce a gareggiare in diversi sport, anche alternando estivi ad invernali, ma non molti sono riusciti a vincere un oro in entrambi gli eventi. Figuriamoci più di uno.

La medaglia d'oro Francesca Porcellato (ITA) festeggia alla cerimonia di premiazione dell'1 km femminile Sitting Cross-Country Sprint durante il giorno 10 delle Paralimpiadi invernali di Vancouver 2010 il 21 marzo 2010 a Whistler, in Canada. (Foto di Jamie McDonald/Getty Images)

La medaglia d'oro Francesca Porcellato (ITA) festeggia alla cerimonia di premiazione dell'1 km femminile Sitting Cross-Country Sprint durante il giorno 10 delle Paralimpiadi invernali di Vancouver 2010 il 21 marzo 2010 a Whistler, in Canada. (Foto di Jamie McDonald/Getty Images)

Una legacy destinata a durare

Porcellato è stata tra i pionieri del movimento Paralimpico, attraverso gare e medaglie. Che sono 14, senza contare Mondiali e competizioni varie. 

Veneta di Castelfranco, allenata da Dino Farinazzo che, da 35 anni, è il suo fidanzato, ha ricevuto onorificenze da ben tre presidenti della Repubblica: Carlo Azeglio Ciampi, Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella, a riprova di longevità, versatilità e carica agonistica di una donna che, nonostante il termine della carriera agonistica, rimarrà per sempre un’icona, anzi, una leggenda dello sport italiano.

Grazie Francesca!