13 Giu 2024

Sci acrobatico: moguls, tutto quello che vuoi sapere

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Jakara Anthony del Team Australia esegue una figura durante la sessione di allenamento per le gobbe dello sci freestyle femminile in vista dei Giochi olimpici invernali di Pechino 2022 al Genting Snow Park il 02 febbraio 2022 a Zhangjiakou, Cina. (Foto di Matthias Hangst/Getty Images)

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Sci acrobatico
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Stravaganti, coinvolgenti e curiose, le “gobbe” sono pronte a prendersi la scena ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026

Tra tutte le discipline e gli eventi sbalorditivi che faranno parte del programma dei Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026, le Gobbe (o moguls in inglese) sono sicuramente tra le più stravaganti e che suscitano la maggior curiosità tra appassionati e non. Le gobbe – come tutti gli sciatori hanno sperimentato almeno una volta -, si formano naturalmente sulle piste, a causa delle curve di sciatori e snowboarder che spingono la neve da un lato.

“Questo sport si chiama Freestyle” – ha raccontato Edgar Grospiron, prima medaglia d’oro Olimpica della storia nella disciplina ad Albertville 1992, in un’intervista per Olympics.com di qualche anno fa -, “ed è praticato da gente con la mente libera. È stato inventato da persone anticonformiste. Giocavano secondo le regole, ma usandole per andare oltre i limiti”. 

Le premesse per divertirsi ci sono tutte!

 

Origini delle gobbe

Le gare di moguls – tra quelle dello sci acrobatico-, sono sicuramente molto attese e riempiranno di appassionati e curiosi le tribune del Livigno Snowpark, tutti pronti a non perdersi nessuna delle acrobazie sugli sci degli spericolati freestyler. 

Il termine Moguls deriva dalla parola austriaca “mugel”, che significa tumulo o piccola collina. A partire dagli anni’70, con l’era dell’”Hotdogging”, gli sciatori cominciarono a piegare ai propri voleri la tradizione, dando ufficialmente il via all’era del freestyle. In quel momento le gare di moguls erano vere e proprie corse spericolate sulle gobbe. 

Al giorno d’oggi le gobbe sono modellate usando il gatto delle nevi, per poi essere rifinite a mano. Le moguls Olimpiche sono state perfezionate per rendere lo spettacolo sempre più avvincente.

 

Freestyle sì, ma quanto allenamento

Una gara di moguls richiede a sciatori e sciatrici di correre lungo un percorso disseminato da dossi fatti con cumuli di neve – le gobbe appunto -, il più velocemente possibile, eseguendo al contempo curve tecniche, salti dalle rampe e figure. I concorrenti completano il percorso in circa 30 secondi, sfrecciando su di una discesa di circa 28° di pendenza, lunga 235 metri e con gobbe disseminate a 3.5 metri di distanza una dall’altra: una prova fisicamente molto impegnativa.

A guardare una gara i movimenti degli atleti sono precisi, puliti ma decisamente energici, quasi come se si muovessero pochissimo. Ma è molto di più che un salto e una discesa dopo l’atterraggio; le gare si svolgono con un'azione avvincente, battaglie serrate, errori e incredibili dimostrazioni di abilità sugli sci, il tutto al limite dell'equilibrio e del controllo. 

Proprio per allenare tutte queste caratteristiche peculiari alla disciplina, i freestyler si esercitano usando un tappeto elastico in un esercizio chiamato “Brassard”, in onore del canadese Jean-Luc Brassard, inventore della pratica e leggenda delle moguls. L’esercizio consiste nel saltare a gambe unite, tenendo ferma la parte superiore del corpo, cercando di compiere più balzi possibili saltellando sul posto a destra e sinistra, alternato a salti verticali. Un grosso sforzo per le ginocchia e per la parte inferiore della schiena: per questo gli atleti allenano soprattutto il core.

 

Salti che passione

Volete sapere tutti i segreti della rampa del salto? Siamo al vostro servizio. I salti sono codificati in una speciale lista, in cui si possono trovare quelli ammessi in gara. Maggiore è il coefficiente di difficoltà, maggiore sarà il punteggio che pesa per un 20% sul risultato finale espresso in centesimi.

L’australiana Jakara Anthony – medaglia d’oro nella disciplina a Beijing 2022 -, per esempio, è l’unica atleta al mondo a realizzare un Cork 720 Mute, un salto mortale completo con due rotazioni e una presa con gli sci a mezz’aria. Tra gli uomini il canadese Mikael Kingsbury ha dichiarato di lavorare a un  Cork 1080, ovvero tre rotazioni mentre si afferra lo sci opposto per la punta.  

Si definisce Cork (letteralmente “tappo in sughero”), una rotazione o un capovolgimento tra l’asse verticale e quello orizzontale al momento del salto. 

 

L’australiana Jakara Anthony – medaglia d’oro nella disciplina a Beijing 2022

Jakara Anthony, Australia, Sci acrobatico, Giochi Olimpici Invernali Beijing 2022

 

Il dual moguls debutta alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026

A giugno 2022, l’IOC Executive Board ha ufficialmente annunciato l’inserimento delle gare di Dual Moguls – le cosiddette gobbe in parallelo -, ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026.  

Il dual moguls è una delle discipline più spettacolari degli sport sulla neve. È una competizione dinamica, veloce, emozionante e con una parte significativa di acrobazie. In una gara di dual moguls la scarica di adrenalina è dappertutto. Gli atleti, gli allenatori, i giudici e gli spettatori sono tutti tremendamente sulle spine. La tensione e le aspettative sono sempre molto alte e il solo fatto di gareggiare contro un avversario che sta sciando a tutta velocità a pochi metri di distanza, rende tutto semplicemente magico. 

Gli atleti vengono suddivisi all’interno di un tabellone in stile tennistico sulla base del ranking mondiale. Le finali cominciano dagli ottavi. L’obiettivo di tutti consiste nel raggiungere la “Big Final”, dove è in palio la vittoria. Chi viene eliminato in semifinale ha comunque la possibilità di salire sul gradino più basso del podio vincendo la “Small Final”, la finale di consolazione. 

Assistere dal vivo a una competizione di dual moguls o moguls è spettacolare, soprattutto perché il pubblico nel parterre può vedere gli atleti in azione fin dalla partenza. Lo Snowpark di Livigno è pronto, dunque, allo storico debutto della disciplina ai Giochi Olimpici. Un esordio che si prospetta emozionante, unico e da non perdere, assistendo da vicino alle incredibili evoluzioni di questi magnifici atleti. 

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