2 Set 2024

La storia delle Paralimpiadi Invernali

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La squadra italiana festeggia dopo aver vinto ai supplementari contro la Repubblica Ceca durante la partita di Para ice hockeyalle Paralimpiadi invernali di Pechino 2022 al National Indoor Stadium l'11 marzo 2022 a Pechino, in Cina. (Foto di Ryan Pierse/Getty Images)
Olimpiade Culturale
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Mercoledì 28 agosto, con la cerimonia d’apertura, si sono ufficialmente aperte le Paralimpiadi di Parigi 2024. Una delle più importanti manifestazioni sportive a livello mondiale, e quest'anno saranno ben 4.400 le atlete e gli atleti Paralimpici provenienti da tutto il mondo, che si sfideranno per gareggiare nei 549 eventi che assegneranno una medaglia.

Le 22 le discipline sportive ammesse alla competizione saranno spalmate in 11 giorni di rassegna. Il messaggio è quello di un'occasione di incontro tra nazioni e culture diverse attraverso lo sport. 

Alle origini delle Paralimpiadi

Le origini dei Giochi Paralimpici possono essere fatte risalire all’Inghilterra del XX secolo, quando il neurologo tedesco Dr. Ludwig Guttman aprì un centro per lesioni spinali allo Stoke Mandeville Hospital per curare i suoi pazienti paraplegici, per la maggior parte veterani britannici della Seconda guerra mondiale. 

Il dottor Guttman era un forte sostenitore dell’uso dello sport come mezzo di terapia per le persone con disabilità fisiche per aiutarle a sviluppare forza e rispetto di sé stesse. A tal fine, organizzò i primi Giochi di Stoke Mandeville - una struttura londinese dove il dottore era un consulente medico -, il 29 luglio 1948, la stessa data della Cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Londra 1948. Sedici veterani, 14 uomini e due donne, gareggiarono in una competizione di tiro con l’arco. 

Organizzando queste competizioni, ebbe inizio un nuovo movimento sportivo, che sarebbe poi cresciuto fino a diventare i Giochi Paralimpici.

Le prime Paralimpiadi estive in Italia

I IX Giochi Internazionali di Stoke Mandeville, considerati i primi Giochi Paralimpici, si sono svolti dal 18 al 25 settembre 1960 a Roma, sei giorni dopo la Cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici.

Cinquemila persone assistettero alla Cerimonia d’apertura allo stadio dell’Acqua Acetosa. Parteciparono 23 nazioni, inviando 400 atleti, tutti su sedia a rotelle, che gareggiarono in otto sport: atletica, basket in carrozzina, nuoto, tennis tavolo, snooker, tiro del dardo (una combinazione di freccette e tiro con l’arco) e scherma.

Il termine “Giochi Paralimpici” è stato però ufficialmente utilizzato e approvato dal CIO solo a partire dai Giochi del 1984. Dal 1960 al 1980, erano ufficialmente conosciuti come “Giochi Internazionali di Stoke Mandeville”.

Finalmente si gareggia d’inverno

Si dovette attendere altri 16 anni, precisamente nel 1976, per assistere alle prime Paralimpiadi invernali. Esse si disputarono a Örnsköldsvik (Svezia), dal 21 al 28 febbraio, e vi presero parte 198 tra atleti e atlete (161 uomini e 37 donne) provenienti da 16 nazioni (l’Italia non prese parte all’evento), che conquistarono complessivamente 53 medaglie.

Per la prima volta nella storia, oltre ad atleti e atlete in carrozzina, le Paralimpiadi aprirono le porte anche ad atleti e atlete con altre tipologie di disabilità, e furono inaugurati dal Re Carlo XVI di Svezia.

Dai Giochi estivi di Seul, in Corea, nel 1988 e da quelli invernali di Albertville, in Francia, nel 1992, le paralimpiadi hanno preso parte nelle stesse città e sedi delle Olimpiadi grazie a un accordo tra l'IPC e il CIO.

Monika Kukla (Pol) gareggia nel Para Biathlon durante il quarto giorno delle Paralimpiadi invernali di Pechino 2022 l'8 marzo 2022 a Zhangjiakou, in Cina. (Foto di Christian Petersen/Getty Images)

Monika Kukla (Pol) gareggia nel Para Biathlon durante il quarto giorno delle Paralimpiadi invernali di Pechino 2022 l'8 marzo 2022 a Zhangjiakou, in Cina. (Foto di Christian Petersen/Getty Images)

Il primo medagliere

Essendo la prima edizione, furono organizzati eventi sportivi legati solamente a due discipline: lo sci alpino e lo sci nordico. Ci fu anche l’ice slidge in qualità di sport dimostrativo, per un totale di 30 competizioni maschili e 23 competizioni femminili.

Le Paralimpiadi di Örnsköldsvik 1976 furono vinte dalla Germania Ovest, che portò a casa ben 28 medaglie (10 ori, 12 argenti e 6 bronzi). Seconda posizione alla Svizzera, in virtù dei 10 ori vinti. Il Paese ospitante invece, la Svezia, si piazzò al quinto posto con 20 medaglie complessive (6 ori, 7 argenti e 7 bronzi). Infine, enorme bottino anche per l’Austria, che raccolse il maggior numero di medaglie (35).

A Milano Cortina 2026 ancora più eventi e medaglie

Dagli albori delle competizioni, arrivando fino ai giorni nostri i Giochi hanno dimostrato una crescita enorme, sia in termini di partecipanti che di nuovi sport che hanno arricchito il programma degli eventi. Infatti, le Paralimpiadi invernali del 2026, che si terranno tra il 6 e il 15 marzo, vedranno coinvolti oltre 600 atleti che si sfideranno nei sei sport della manifestazione: Para sci alpino, Para cross-country skiing, Para snowboard, Para biathlon, weelchair curling e Para ice hockey. 

Se i numeri dovessero essere confermati dai risultati delle qualifiche paralimpiche, si tratterebbe di una crescita del 20% rispetto all'ultima edizione dei Giochi Paralimpici disputati a Pechino, in cui figuravano un totale di 558 partecipanti. 

Tra Milano, Cortina e la Val di Fiemme andranno così in scena ben 79 gare a medaglia (39 per gli uomini, 35 per le donne e 5 gare miste) che incanteranno ed ispireranno non solo le comunità italiane, ma il mondo intero.

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