Il Museo Olimpico di Lake Placid dovrebbe essere tappa fissa per tutti gli appassionati di sport che si trovano nello Stato di New York. Un vero e proprio punto di riferimento per la storia delle Olimpiadi e, in particolare, per i Giochi Invernali. La struttura è stata inaugurata nel 1994 per rendere omaggio alle due edizioni ospitate dalla città nel 1932 e nel 1980: con il tempo è diventato meta imperdibile per gli amanti dei Cinque Cerchi.
Il Museo Olimpico di Lake Placid
Situato tra la Jack Shea Arena - che ha ospitato i Giochi del 1932 - e la Herb Brooks Arena – tra le sedi delle Olimpiadi 1980 -, ospita oltre 30mila oggetti che raccontano la storia di quei Giochi. Piccola città mineraria della Essex County con poco più di duemila abitanti, Lake Placid è diventata un’attrazione turistica per tanti appassionati di sport.
Questa storia inizia con Melvil Dewey: fonda il Lake Placid Club e consente ai visitatori di comprare sci, toboga e altro materiale per divertirsi sulla neve. L’azzardo di ospitare i Giochi Invernali arriva dal figlio, Godfrey: nel 1928 assiste a quelli di St. Moritz e comincia a gustarsi all’idea di portarli a casa. Il sì arriva nel 1932: per la prima volta una pista per hockey e pattinaggio viene costruita indoor, permettendo lo svolgimento delle competizioni anche in condizioni meteo sfavorevoli. Le Olimpiadi del 1932 sono le prime ad avere un podio per i primi tre posti.
La leggenda di Eddie Eagan
La storia di Lake Placid è legata a doppio filo a quella di uno dei più grandi atleti della storia dello sport - statunitense ma non solo - che risponde al nome di Eddie Eagan. Qui diventa necessario un viaggio nel tempo che comincia nel 1920, con le Olimpiadi estive di Anversa. Eddie nasce a Denver nel 1897, cresce in una famiglia operaia, ma il talento scolastico gli spalanca le porte di Yale e Harvard. La passione per il pugilato era già arrivata: continua a tirare di boxe e, dopo il periodo militare con l’artiglieria statunitense nella Prima Guerra Mondiale, Eddie arriva alle Olimpiadi. Nel 1920 conquista la medaglia d’oro nei pesi mediomassimi.
Ancora un salto temporale fino al 1932: Egan viene invitato dall’amico Jay O’Brien a entrare nella squadra americana di bob – oro nel 1928 a St. Moritz - capitanata da un’altra leggenda, Billy Fiske. Senza essere mai salito su un bob prima di quel momento, Eddie con Fiske, Clifford Gray e lo stesso O’Brien conquista la medaglia d’oro nelle Olimpiadi di Lake Placid del 1932.
Eagan fa parte di un club molto ristretto di atleti capaci di vincere medaglie sia ai Giochi Invernali che a quelli Estivi: ci sono riusciti solo Jacob Tullin Thams (salto con gli sci e vela), Christa Luding (pattinaggio velocità e ciclismo su pista), Clara Hughes (pattinaggio velocità e ciclismo su strada) e Lauryn Williams (staffetta 4x100 e bob). Eddie, però, è l’unico nella storia ad aver conquistato un oro in entrambi i Giochi: primato che gli è valso l’ingresso nella Olympic Hall of Fame statunitense.
Memorabilia e interattività
Oltre 30mila gli oggetti in mostra nel museo di Lake Placid: dalle spille ai poster, fino agli abiti indossati dagli atleti nel corso dei Giochi Olimpici. Tantissime fotografie per raccontare la storia Olimpica e il passaggio epocale tra un periodo storico e l’altro.
C’è spazio anche per il divertimento e per l’interattività con uno spazio chiamato “What it takes to be an Olympian” nel quale è possibile provare – tramite simulatori - il brivido di alcune discipline come il bob, il salto con gli sci e il pattinaggio. Il racconto Olimpico non si ferma solo alle edizioni ospitate nella cittadina statunitense ma traccia un percorso che parte dai primi giochi di Atene, passa per Parigi 2024 e arriva a Milano Cortina 2026.
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