Da versione dimostrativa a Calgary 1988 fino a Milano Cortina 2026, tutto su una delle discipline più adrenaliniche e spettacolari dei Giochi Olimpici Invernali
Un mix tra velocità e spettacolarità, ecco come si può descrivere in due parole lo Sci acrobatico. Una delle discipline più amate, soprattutto tra i più giovani, sarà nuovamente protagonista anche ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Inserita nel programma delle Olimpiadi in via ufficiale a partire da Albertville 1992, questo sport ha saputo conquistarsi sempre più spazio fino ad ospitare eventi di ben sei discipline come Moguls, Aerials, Halfpipe, Slopestyle, Big Air e Skicross.
La competizione in poco tempo è diventata una delle più elettrizzanti, offrendo momenti Olimpici indimenticabili, mandando in visibilio appassionati e non con uno spettacolo unico nel suo genere.
La storia: dagli albori alla Coppa del Mondo
Il Freestyle (o sci acrobatico in italiano) è sicuramente una delle discipline più moderne di tutti gli sport invernali. Si è a conoscenza di persone che si esibivano in arditi salti mortali sugli sci all'inizio del XX secolo in Norvegia, Italia e Austria.
Negli anni '20 alcuni atleti americani iniziarono a eseguire anche manovre complesse, con acrobazie e piroette, ma la disciplina vera e propria nasce in Norvegia attorno al 1930, quando alcuni sciatori decisero di introdurre delle mosse e delle manovre acrobatiche nel normale allenamento dello sci alpino e dello sci di fondo. L’affermazione definitiva arriverà solo alcuni anni più tardi, in USA negli anni '60, quando i cambiamenti sociali e i progressi dell'equipaggiamento sciistico, portarono allo sviluppo di nuove ed emozionanti tecniche.
Il Freestyle venne riconosciuto come disciplina dalla Federazione Internazionale dello Sci e dello Snowboard (FIS) nel 1979. L'organo di governo portò nuove regole cancellando gli elementi di potenziale pericolosità per la disciplina, per portare poi alla nascita – l’anno successivo -, della prima Coppa del Mondo.
Il debutto Olimpico e le prime medaglie
Lo sci acrobatico alle Olimpiadi appare per la prima volta a Calgary 1988, con gare maschili e femminili che riguardarono tre discipline (gobbe, salti e balletto), anche se in quella edizione si trattò solo di una versione dimostrativa.
Ad Albertville 1992 è entrato ufficialmente nel programma con le gare di Moguls maschile e femminile ad assegnare le medaglie. A Lillehammer 1994 è la volta degli Aerials e a seguire lo Skicross (Vancouver 2010), Halfpipe e Slopestyle (Sochi 2014) e infine il Big Air (Beijing 2022).
A Calgary e Albertville come già detto, sempre come sport dimostrativo, si gareggiò anche nel balletto, ma questa specialità poi scomparve dai radar.
Nazioni e atleti che hanno fatto la storia
Canada e Stati Uniti hanno ottenuto lo stesso numero complessivo di podi (25) dal 1992 a oggi, ma i primi guidano il medagliere all-time in virtù del maggior numero di ori (12 a 9). L'Italia non ha mai ottenuto un podio Olimpico in nessuna delle discipline del Freestyle fino ad oggi, ma può vantare prospetti interessanti soprattutto nello Skicross con Simone Deromedis (Oro ai Mondiali di Bakuriani 2023) e nello Slopestyle e Big Air con la giovane promessa Flora Tabanelli, già vincitrice di due medaglie d’oro ai Giochi Olimpici giovanili di Gangwon 2024.
La norvegese Kari Traa è l'atleta che può vantare più podi Olimpici in carriera (3, un oro, un argento e un bronzo nei Moguls), mentre il canadese Alexandre Bilodeau (Moguls) e lo statunitense David Wise (Halfpipe) sono gli unici ad aver vinto 2 ori nella rispettiva specialità. A Beijing 2022 la scena fu tutta per Eileen Gu, che con performance spettacolari e costanti durante tutti i Giochi, vinse 2 ori e un argento per la Cina. Un risultato incredibile per la “regina in rosso”, che a soli 18 anni e alla sua prima partecipazione Olimpica della carriera infranse un incredibile record, in quanto prima atleta a conquistare una medaglia a Cinque Cerchi nel trio di specialità del Freestyle.
Eileen Gu, Cina, Sci acrobatico, Giochi Olimpici Invernali Beijing 2022
Anche Gu, come Tabanelli quest’anno, salì per due volte sul gradino più alto del podio ai Giochi Olimpici giovanili, subito prima della rassegna Olimpica…
Gli ingredienti per un grande spettacolo a Livigno, teatro delle prossime gare Olimpiche, ci sono tutti. Sospinti dall’entusiasmo del caldissimo pubblico del Freestyle, i migliori atleti al mondo saranno pronti a darsi sportivamente battaglia per raggiungere la vetta del podio alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026.