13 Ago 2024

I Cinque Cerchi

Lettura 5min
Momenti della cerimonia di apertura
Milano Cortina 2026
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I cinque cerchi che si trovano sulla bandiera Olimpica sono certamente il simbolo più famoso e rappresentativo delle Olimpiadi. Ogni cerchio ha un diverso colore (blu, giallo, nero, verde e rosso), ma cosa rappresentano?

Cominciamo a dire che, a differenza di quel che spesso si dice, i singoli colori non corrispondono a uno specifico continente. Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha infatti dichiarato che tale associazione non è ufficiale: i cerchi rappresentano l’unione tra i continenti nel loro complesso, e i colori hanno una diversa origine.

Ma quali sono le loro origini? Scopriamole assieme!

Chi ha creato i Cinque Cerchi?

I Cerchi apparvero per la prima volta nel 1913 all'inizio di una lettera scritta dal barone Pierre de Coubertin, il fondatore dei Giochi Olimpici moderni. Disegnò e colorò gli anelli di suo pugno.

Nella Rivista Olimpica dell'agosto 1913, spiegò che "Questi Cinque Cerchi rappresentano le cinque parti del mondo ora conquistate all'Olimpismo e pronte ad accettare le sue fertili rivalità. Inoltre, i sei colori così combinati riproducono quelli di tutte le nazioni senza eccezione".

A quel tempo, infatti, almeno uno di quei colori era contenuto nella bandiera di ogni nazione rappresentata ai Giochi delle prime cinque Olimpiadi: Atene 1896, Parigi 1900, Saint Louis 1904, Londra 1908, Stoccolma 1912.

Esordio Olimpico

Forse non tutti sanno che i Cinque Cerchi, non furono subito protagonisti della Bandiera Olimpica: ma facciamo un passo indietro.

Il 16 giugno del 1894 De Coubertin intervenne a Parigi al congresso delle società sportive francesi. Gli scavi archeologici avevano appena riscoperto in Grecia lo stadio dove, nel 776 a.C. si svolse la prima edizione delle Olimpiadi. Pochi giorni dopo, il 23 giugno, De Coubertin ottenne il voto favorevole di 39 delegati che scelsero data e sede dei primi Giochi moderni: Atene nel 1896. A Parigi venne fondato il Comitato olimpico internazionale (CIO) e si stabilì che, a partire da quella data, le Olimpiadi si sarebbero svolte ogni quattro anni.

Il disegno dei cinque cerchi colorati e intrecciati apparve sì nel 1913 per la prima, ma fu presentato ufficialmente solo un anno dopo, all’esposizione organizzata al Congresso Olimpico di Parigi per celebrare il XX anniversario della rinascita dei Giochi. Le Olimpiadi del 1916 furono cancellate a causa dell’inizio della Prima guerra mondiale e quindi fu solo ad Anversa nel 1920 – quasi 7 anni dopo! -, che venne utilizzata la bandiera con i Cinque Cerchi. Il simbolo poi comparve per la prima volta sulle medaglie delle Olimpiadi nel 1924, proprio a Parigi, esattamente cent’anni fa.

Anversa 1920, la prima volta sulla bandiera

Alla ripresa dei Giochi dopo la Prima guerra mondiale, nella cerimonia di apertura presieduta dal re del Belgio Alberto I, per la prima volta la Bandiera Olimpica fu esposta nello stadio sul pennone più alto.

Il vessillo poi fu issato in tutti gli impianti (durante la maratona sventolava dall'autovettura della giuria).  Altra novità della cerimonia fu il giuramento di lealtà da parte degli atleti, rappresentati in quella occasione da Victor Boin, campione di pallanuoto belga (medaglia d'argento a Londra e di bronzo a Stoccolma) che ai Giochi di casa si presentò, però, come schermidore e vinse nuovamente una medaglia d'argento. Con la divisa di gara bianca salì sul palco alzando la mano destra, tenendo con l'altra la bandiera del suo paese, per leggere la formula da quel momento rimasta uguale per tutte le Olimpiadi. Ma questa è un’altra storia…

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