Una volta Johannes Klaebo e Federico Pellegrino si sono sfidati persino ai calci di rigore. E non era una serata banale: a Trondheim, casa del Rosenborg, ci si giocava l’accesso alla fase a gironi della UEFA Champions League, ma gli occhi dei tanti presenti vennero rapiti soprattutto da quel che accadde durante l’intervallo.
Quando Klaebo e Pellegrino si sfidarono letteralmente dagli undici metri: vinse il norvegese per 2-0, vendicando l’eliminazione subita dal Rosenborg nel lontano 1997 ad opera dalla Juventus (di cui Pellegrino è grande tifoso) nei quarti di finale della principale competizione europea di calcio.
Invero, però, le soddisfazioni migliori Klaebo se l’è prese sulle piste dello sci di fondo, dominando la scena dal 2017 ad oggi: Pellegrino, grande antagonista, è stato spesso costretto a togliersi il cappello di fronte alle gesta di uno dei più grandi interpreti della storia dello sci di fondo. Eppure, anche Federico si è preso qualche bella soddisfazione.
L’epoca dei grandi duelli
Quella tra Klaebo e Pellegrino è una rivalità che ha infiammato i cuori degli appassionati. Specialisti della sprint, i due hanno dato vita ad alcuni dei duelli più belli che si ricordano da un decennio a questa parte.
Il norvegese ha dimostrato di avere spesso e volentieri una marcia in più: i numeri parlano per lui, perché le sei Coppe di specialità vinte dal 2017 a oggi – sono due quelle conquistate dal valdostano (2016 e 2021) - stanno a testimoniare l’egemonia dello scandinavo che ha trovato pure il modo di mettere in bacheca quattro sfere di cristallo assolute (2018, 2019, 2023 e 2024), facendo fruttare al meglio le 63 vittorie ottenute in Coppa del Mondo sugli 83 podi complessivi (16 quelle conquistate da Pellegrino, 37 volte a podio).
Tra i due ballano sei anni
A dividerli ci sono sei anni: classe 1990 il poliziotto italiano in forza alle Fiamme Oro, classe 1996 Klaebo che, da quando s’è affacciato sulla scena della Coppa del Mondo, ha riscritto la storia dello sci di fondo e si sta ritagliando un posto tra le leggende.
In buona misura c’è riuscito lo scorso marzo, quando ad Holmenkollen, a un tiro di schioppo da casa, ha conquistato la vittoria nella 50 km tecnica classica, a testimoniare la classe trasversale del più grande interprete della sprint.
Due campioni che si rispettano
Il bello della rivalità tra Klaebo e Pellegrino è che il rapporto tra i due è sempre stato autentico e sincero. Spesso si sono allenati insieme, senza dare peso ai calcoli né alla strategia. La stima è aumentata nel tempo, di pari passo con gli stimoli, e ha contribuito a rendere entrambi due interpreti eccezionali della sprint, riferimenti imprescindibili del mondo del fondo, cui hanno restituito tantissimo in termini di prestigio e fama.
Johannes e "Chicco" continueranno a regalare e dispensare emozioni da qui all’appuntamento di Milano Cortina 2026, le cui gare di specialità sono in programma sulle piste della Val di Fiemme (Predazzo, Tesero e Baselga di Pinè). Là dove tante volte Klaebo ha imposto la sua legge, Pellegrino proverà a regalarsi l’impresa della vita: naturalmente a Cinque Cerchi, l’ultima della carriera.
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